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Il fascino e l’eredità storica di Giulia Farnese

Il 2024 è un anno molto importante per Carbognano e l’intera Tuscia Viterbese, perché 500 anni or sono moriva Giulia Farnese che con questi territori ha un legame molto profondo. Le celebrazioni in suo onore si sono concretizzate con il progetto “Restitutio Memoriae: il mito di Giulia”, fortemente voluto dal Comune di Carbognano - con il prezioso supporto di Sinergie Srl - ma anche dalle imprese di questa splendida città che si sono unite creando LA RETE DI GIULIA.

La RETE DI GIULIA è una rete di imprese che si propone di creare valore per il Comune di Carbognano nella Tuscia Viterbese, supportando le aziende locali nel mantenere indipendenza e autonomia imprenditoriale, mentre acquisiscono risorse e know-how fondamentali per raggiungere obiettivi strategici altrimenti inaccessibili. 
L'idea del nome LA RETE DI GIULIA prende ispirazione proprio dalla figura di Giulia Farnese, che è stata centrale nella storia di Carbognano e del suo Castello dove si trasferì dopo la morte del marito Orsino Orsini. Andiamo quindi alla scoperta di questa straordinaria donna e figura di rilievo dell’epoca rinascimentale. 

Giulia Farnese e Carbognano: un legame indissolubile tra storia e leggenda

Giulia Farnese nacque nel 1474 in un piccolo borgo non lontano dal Lago di Bolsena nella Tuscia Viterbese. Figlia di una delle famiglie più influenti della Roma rinascimentale, era conosciuta fin dalla giovane età per la sua straordinaria bellezza tanto da essere soprannominata “Giulia la bella”. La sua avvenenza è però purtroppo solo tramandata dalla memoria dei tempi, poiché non esistono suoi dipinti o busti che possono farcela apprezzare. Ma le grandi attenzioni che personaggi molto influenti - anche nell’ambito della Chiesa - le hanno rivolto, ne dimostrano la certezza. Giulia Farnese è sicuramente il perfetto esempio che la storia non è solo fatta dagli uomini, ma anche dalle donne. Giovanissima - a soli 15 anni - sposa Orsino Orsini, un nobile figlio di Ludovico Orsini Migliorati e di Adriana Mila. Le nozze furono celebrate nella dimora del cardinale spagnolo Rodrigo Borgia (futuro Papa Alessandro VI), e dal loro matrimonio nacque una figlia di nome Laura. Proprio in quell’occasione, il cardinale Borgia rimase folgorato dalla bellezza della giovanissima Giulia, che volle fare sua. Giulia divenne quindi la sua amante, e questa relazione proseguì anche dopo l’ascesa al papato di Rodrigo Borgia. Successivamente, nel 1494, Orsino fu premiato per i suoi meriti nelle truppe pontificie da Alessandro VI che gli conferì il feudo di Carbognano. 
Nel frattempo però le maldicenze sul conto di Giulia per la sua immorale relazione con il capo della Chiesa crebbero a dismisura. Nel 1493 Giulia si trasferì quindi a Pesaro al seguito di Lucrezia Borgia, ma Alessandro VI le ordinò di rientrare in Vaticano. Contesa da una parte dal marito Orsino Orsini e dall’altra dal pontefice, al suo rifiuto di tornare da quest’ultimo venne minacciata di scomunica e confisca dei beni. Giulia non poté che tornare mestamente tra le braccia di Alessandro VI. Alcuni anni dopo, alla notizia dell’avanzata di Carlo VIII verso Roma, Giulia fuggì e se ne persero le tracce fino al 1503 dopo la morte del marito Orsino. Il feudo di Carbognano passò quindi prima nelle mani della madre Adriana Mila e, alla sua morte avvenuta nel 1509, ne prese il governo Giulia Farnese. Giulia rimase a Carbognano fino al 1522 vivendo nel Castello del feudo. Fece poi ritorno a Roma dove trascorse i suoi ultimi anni di vita. Il 23 marzo del 1524 infatti, morì per cause non ben note all’età di 50 anni. Nei vent’anni in cui Giulia visse a Carbognano, la amministrò con grande cura dimostrando di essere non solo una bellissima donna ma anche di avere grandi doti gestionali. Le celebrazioni che si stanno quindi svolgendo per il 500° anniversario della sua morte, vogliono proprio ricordare l’importanza che questa donna ha avuto per il lustro di Carbognano e il territorio della Tuscia Viterbese. 

Nell’ambito di queste celebrazioni, LA RETE DI GIULIA - vincitrice dell'Avviso pubblico per il finanziamento dei programmi relativi alle “Reti di Imprese tra Attività Economiche” della Regione Lazio - propone un ricco calendario di attività che puoi scoprire qui, e che abbracciano non solo la storia e la cultura del territorio, ma anche la qualità della sua enogastronomia coinvolgendo il pubblico con convegni, mostre/mercato, festival cinematografici, passeggiate/racconti, mostre fotografiche e d’arte contemporanea, il premio “Giulia Farnese” e fiere artigianali.

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